

Sabato 4 giugno si svolgerà a Palazzo Moretti di Pozzuolo Umbro un’iniziativa dal titolo “Maria Bonaparte Valentini: Napoleona di Perugia” che prevede alle 18:30 l’intitolazione del giardino pubblico di piazza San Pietro alla grande protagonista del Risorgimento nell’Italia Centrale alla metà del XIX secolo. Maria Alessandrina Bonaparte, patriota e scrittrice, rappresenta alla perfezione, per il ruolo che ha rivestito in ambito risorgimentale e per aver vissuto un periodo considerevole a Pozzuolo, il senso dell’iniziativa della Commissione Pari Opportunità.
Il convegno di Pozzuolo si aprirà alle 15:30 con i saluti istituzionali del sindaco Matteo Burico e della presidente di commissione Rosella Paradisi. A seguire gli interventi di Lorenzo Nardelli, consigliere comunale e membro della commissione su “La figura di Maria Alessandrina Bonaparte”; Dino Renato Nardelli (Istituto per la storia dell’Umbria contemporanea) parlerà de “La toponomastica, fonte di conoscenza storica”; infine Mario Tosti (docente all’Università degli Studi di Perugia) racconterà “Le donne nel Risorgimento”. Dopo la cerimonia di intitolazione del “Giardino Maria Alessandrina Bonaparte” le conclusioni della giornata saranno affidate a Elisa Bruni, assessora alle Pari Opportunità, Politiche Sociali e Istruzione.
La Commissione Consiliare Pari Opportunità e Beni Comuni di Castiglione del Lago, fin dal proprio insediamento, ha avviato un percorso, votato all’unanimità dal Consiglio comunale, denominato “Progetto Toponomastica Femminile” particolarmente rivolto alla toponomastica femminile. Venne subito approvata all’unanimità una mozione in Consiglio Comunale: «Intitolare alle “Donne che hanno contribuito a migliorare la società” piazze, vie, giardini, viali interni ai parchi, al fine di valorizzare figure di spicco nazionali, internazionali e locali che si siano distinte nel protagonismo femminile, parte integrante della nostra società e dell’attività politica, culturale, sociale, economica, scientifica, artistica ed in ogni campo dell’agire umano».
«Visto che questo progetto di toponomastica femminile è iniziato solo da alcuni mesi – conclude Paradisi – e che, per una serie di coincidenze e opportunità è stato iniziato con l’assegnazione a due eminenti figure, Nilde Iotti, madre costituente e a Tina Lagostena Bassi, figura di prestigio nell’ambito della lotta contro la violenza di genere, nulla vieta che ci sia ulteriore spazio, direi doveroso, per nuove intitolazioni a figure di spicco da ricercare nel nostro territorio. Siamo convinti che i nomi di strade, piazze e di altri luoghi del nostro territorio contribuiscano a cambiare la nostra cultura e siamo convinti che questo semplice atto possa contribuire alla ricostruzione di una storiografia più equa e bilanciata che, confidiamo, potrà aiutare a contrastare stereotipi e discriminazioni del presente e futuro».