
Dopo avere pubblicato la nota dell’ufficio stampa del Comune di Chiusi a proposito del voto in consiglio comunale sul programmato insediamento di Acea nell’ex area del Centro Carni, pubblichiamo anche una presa di posizione di Paolo Scattoni su “Chiusiblog” ed una nota diffusa dal M5S di Chiusi sul significato del voto in Consiglio (N.d.R)
L’inceneritore del sindaco e il mio premio Nobel
di Paolo Scattoni
A caratteri cubitali la locandina di un giornale (si fa per dire) locale annuncia che a Chiusi nell’area ACEA non si faranno inceneritori. LA NOTIZIA NON C’È. È come se io affermassi che se qualora fossi insignito del premio Nobel per la chimica lo rifiuterei.
Un Consiglio comunale convocato come urgente e che urgente non era con sole 24 ore di anticipo ha approvato un documento ispirato dalle consigliere del Movimento 5 Stelle di proprio questo. Come direbbe un personaggio di Camilleri “tempo perso e figlie femmine”.
Il Comitato sul Carbonizzatore non ha mai sostenuto che si trattasse di un inceneritore. La funzione del Comitato, con cui più o meno esplicitamente si polemizza, ha come compito quello di raccogliere informazione sull’impianto che ACEA ha dichiarato espressamente di voler realizzare. Vorrebbe anche realizzare altre cosucce non proprio raccomandabili, eventualmente più in là nel tempo.
Il sindaco ci vuole rassicurare davvero? È molto semplice basta che introduca una variante alle Norme tecniche di attuazione del Piano Regolatore relative all’area in oggetto. Basterebbe aggiungere “Non sono ammesse industrie insalubri di prima e seconda classe”. Sono sicuro che sulla base di quanto si è sentito in Consiglio la variante sarebbe approvata all’unanimità.
Un elemento, però, è sicuro: l’obbligo di una bonifica dell’area già interessata a un’attività insalubre di prima classe. Cominciamo da qui signor sindaco. Personalmente, nei miei personali approfondimenti inizierò da qui.
La nota del M5S di Chiusi
“Il voto favorevole del M5S nel Consiglio Comunale del 15/06/2018 , riferito all’atto di governo che limita e definisce cosa non dovrà essere progettato né costruito nell’area ex centro carni, nasce da un percorso iniziato a settembre 2017. Dopo la delibera di approvazione della Giunta Comunale di un bando di Asta Pubblica per la vendita dell’area ex centro carni, nel novembre 2017 , l’Amministrazione ne ha disposto l’aggiudicazione provvisoria ad Acea ambiente s.r.l, divenuta poi definitiva a fine gennaio cui ha fatto immediatamente seguito la sottoscrizione del contratto di vendita tra il Comune di Chiusi ed Acea, quale società aggiudicataria.
Nel Consiglio Comunale di dicembre abbiamo sollevato perplessità e critiche sul metodo intrapreso dalla maggioranza. La nostra impronta politica ci avrebbe condotto ad un percorso diverso diretto ad una maggior concertazione tra i gruppi consiliari ed i cittadini , prevedendo un passaggio in commissione ed un’ assemblea pubblica per spiegare ed ascoltare tutte le opinioni. Nello stesso Consiglio la maggioranza PD-PSI ha votato favorevolmente una mozione perché si attuassero tutte le verifiche comunali e sovracomunali prima della presentazione , alle successive assemblee consiliari, del piano attuativo di Acea, ad oggi , preme specificare , non ancora presente e visionabile. Nei mesi a seguire la vicenda ha sollevato non pochi dubbi e perplessità in merito all’utilizzo finale dell’area : si è costituito un comitato di cittadini per discutere della questione, si sono sollevate ipotesi su un progetto diverso da quello proposto nel documento preliminare dell’azienda Acea , in ragione dell’inserimento di due passaggi nella relazione che lasciano intendere la possibilità di integrare nel sito in questione attività diverse dall’impianto di carbonizzazione idro termale.
Nel mese di maggio abbiamo ricevuto la convocazione alla Commissione Ambiente e Territorio per iniziare un percorso di conoscenza condivisa cui il M5S di Chiusi ha fattivamente contribuito in forza di studi ed approfondimenti già presenti e collegati al concetto di economia circolare, cui appare corrispondere la tecnologia proposta da Acea. Ad oggi non esiste una progettazione definitiva per l’area, scaturendo da ciò la volontà di stilare un atto di governo del territorio per demarcare le attività insediabili , al fine di garantire e tutelare la salute di tutti i cittadini , da cui emerga :
NON E’ CONSENTITA LA REALIZZAZIONE DI INCENERITORI
NON E’ CONSENTITA LA REALIZZAZIONE DI TERMOVALORIZZATORI
NON E’ CONSENTITA LA REALIZZAZIONE DI DISCARICHE DI RIFIUTI
NON E’ CONSENTITA LA REALIZZAZIONE DI NUOVE AZIENDE INSALUBRI
E’ stata accettata la proposta del MOVIMENTO 5 STELLE con l’inserimento della possibilità di realizzare nell’area centri ricerca in collaborazione con le università, permettendo così la nascita di un polo aggregativo di studio e sviluppo delle nuove tecnologie in campo industriale e scientifico, anche nel campo dell’economia circolare e della green economy.
L’espressione di voto favorevole diretto a delimitare gli insediamenti ammessi non significa mera accettazione da parte nostra dell’impianto proposto da Acea in sede di aggiudicazione del bando , in quanto ciò comporterà l’ acquisizione di ulteriori conoscenze ed una stima da esprimersi quale valutazione al momento della presentazione del progetto esecutivo.La nostra attiva partecipazione e l’espressione di voto favorevole significa l’aver considerato la massima tutela e salvaguardia dell’ambiente e della salute di tutta la popolazione di Chiusi e delle aree limitrofe.
Non vogliamo barattare la falsa integrità politica con il benessere di tutti noi. Politicamente avremmo dovuto astenerci da qualsiasi contatto con la maggioranza? Può darsi “i bravi politici, quelli preparati” avrebbero fatto così preferendo rimanere nel loro recinto anziché collaborare per il bene comune. Faremo sempre ciò che riteniamo vantaggioso per l’intera comunità senza preconcetti e in piena lealtà con il mandato.”