Home ambiente Arcangioli (Enalcaccia) ” Il regolamneto regionale è una cura palliativa”

Arcangioli (Enalcaccia) ” Il regolamneto regionale è una cura palliativa”

Condividi

La modifica al Regolamento Regionale n. 5 del 2010, che consentirà tempi più tempestivi per l’intervento diretto da parte dei proprietari o dei conduttori dei fondi agricoli in cui i cinghiali abbiano danneggiato le produzioni, è una ulteriore cura palliativa che non consentirà di affrontare con determinazione una problematica che sta devastando il nostro territorio. Il prelievo avviene quando, da un contingente massimo sopportabile in una area, si interviene nei casi in cui (stagioni particolarmente prolifiche, mancanza o diminuzione di predatori naturali, etc) la specie inizi a dilatare numericamente, minacciando così gli equilibri circostanti. La situazione attuale di questa specie è invece paragonabile alla invasione delle cavallette od alla presenza della processionaria, dunque ad eventi straordinari, bisogna rispondere con mezzi straordinari.

Analizzando con senso critico la situazione bisogna dire che, oltre al danneggiamento delle culture, che vanno assolutamente tutelate e risarcite nel rispetto degli agricoltori, questi animali stanno procedendo verso la distruzione degli habitat, mettendo a repentaglio la biodiversità animale e vegetale spontanea, mettendo a rischio la vita di automobilisti e motociclisti e probabilmente, diventando prima o poi, vettori di malattie per gli allevamenti, specialmente all’aperto. Premesso ciò e fermo restando tutte le forme attualmente in essere per il prelievo, che non sono in discussione ma che sono insufficienti, la normativa necessita di essere ulteriormente rivista al fine di rimettere cacciabile, all’interno del Calendario Venatorio, questa specie al momento stralciata per la maggior parte dei cacciatori, che non si organizzino in forma associata o che non si accreditino, pagando 80 € all’ATC, al fine di ridimensionare il numero delle presenze nelle “zone vocate” e puntando all’eradicamento nelle zone “ non vocate” e consentendo dunque, a tutti i cacciatori che sfortunatamente lo imbattono, di non essere inermi davanti al “problema”.

                                                                                        Marco Arcangioli Presidente della Sezione Comunale

Enalcaccia di Castiglione del Lago