Nel programma di “Castiglione Special Christmas” un importante appuntamento culturale si svolgerà sabato 16 dicembre a Pozzuolo Umbro. L’Associazione “Franco Rasetti” ha organizzato a Palazzo Moretti alle ore 16 la presentazione del libro “Tra Scienza e Montagna” scritto da Giovanni Battimelli e da Giovanni Di Vecchia. Il libro prende in considerazione la comune passione dei “Ragazzi di Via Panisperna” per la montagna in parallelo con la loro attività scientifica, svoltasi a Roma negli anni 30’. Il gruppo che vedeva nomi come Enrico Fermi, Edoardo Amaldi, Emilio Segré, Oscar D’Agostino e il pozzuolese Franco Rasetti, per citare solo quelli che compaiono in una celebre fotografia del 1934, fanno parte della storia culturale del nostro paese, come pure Mario Salvadori, Ettore Majorana, Giovanni Enriques, Bruno Pontecorvo. Questi grandi personaggi sono ricordati per la loro attività scientifica e sociale: alcuni di loro, di origine ebraica, furono costretti ad emigrare all’emanazione delle leggi razziali del 1938. Fermi partecipò da protagonista al progetto e allo sviluppo della bomba atomica. Franco Rasetti invece che scelse la strada opposta non collaborando alla realizzazione della bomba e dedicandosi ad altri campi scientifici.
«Gli autori hanno potuto avvalersi dell’archivio di Edoardo Amaldi – spiega Claudio Monellini, presidente della Rasetti – conservato presso la Facoltà di Fisica dell’Università di Roma, già studiato da Giovanni Battimelli, ma anche di appunti, ricordi, fotografie conservati presso i familiari e presso l’archivio Franco Rasetti di Pozzuolo. Anche in “Lessico familiare” di Natalia Ginsburg, ad esempio, è citata ampiamente l’attività alpinistica giovanile di Franco Rasetti; degna di nota è la cura degli autori nel risalire dalle fotografie degli album di famiglia alle relative ascensioni».
Apre il volume una introduzione che ricostruisce l’origine nel 1873 della Sezione di Roma del Club Alpino fortemente voluta da Quintino Sella. Altro personaggio è Enrico Abbate, alpinista di origine milanese che fu un minuzioso conoscitore dell’Appennino Centrale e pubblicò nel 1888 una Guida del Gran Sasso. Segue la descrizione dell`attività scientifica italiana nel campo della fisica, a partire da Pietro Blaserna, a fine Ottocento, fino a Orso Mario Corbino lo scienziato che intuì le eccezionali capacità di alcuni “ragazzi” delle facoltà di fisica di Pisa e Roma e li chiamò all’Istituto di Fisica di Roma, sito allora in via Panisperna, costituendo un gruppo di giovani scienziato ancora oggi famosi nel mondo. Il gruppo era formato da giovani tutti intorno ai vent’anni, e dotati di una formidabile attitudine a “fare squadra”, costituirono spontaneamente un gruppo di alpinisti che, senza raggiungere mete spettacolari, ma con ascensioni di tutto rispetto, portarono in montagna l’amicizia che li legava in laboratorio. «Il merito di questo libro – sottolinea Monellini – è quello di mettere in evidenza il forte legame di amicizia esistente fra loro, con l’unica appartenenza comune riferita alla Scuola Nazionale di Sci Alpinismo, SUCAI romana. Un episodio in particolare conferma questa amicizia quello del 1929 che vide due “sucaini” romani, Cambi e Cichetti dispersi sul Gran Sasso per una eccezionale tormenta di neve: in loro soccorso partirono anche Amaldi ed Enriques, che compirono una notevole impresa che riuscì purtroppo vana».
“Tra scienza e montagna” racconta dunque un periodo che va dal 1920 e 1930 dove il gruppo dei “ragazzi” riuscì a conciliare il lavoro di ricerca con lunghe vacanze in tutto l’arco delle Alpi. Ma negli anni Trenta la ricerca divenne l’attività principale che culminò nel conferimento ad Enrico Fermi del premio Nobel per la fisica nel 1938. Dopo il trasferimento in America di Fermi, le attività dei ragazzi cessarono. Ma non tutti rinunciarono ad andare in montagna insieme, il libro documenta infatti con precisione le salite di Enriques insieme a Franco Rasetti e Gino Martinoli fino al 1964. Alla presentazione di sabato 16 dicembre saranno presenti i due autori Giovanni Battimelli e Giovanni Di Vecchia, il sindaco di Castiglione del Lago Sergio Batino e il presidente dell’associazione “Franco Rasetti” Claudio Monellini.
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