

Mostra personale di Gerda Hegedus
Dove: Villa Simoneschi, Chianciano Terme
Quando: dall’11 al 25 giugno 2017
Vernissage: domenica 11 giugno 2017, ore 17,00
Orari apertura mostra: dal martedì alla domenica dalle ore 10,00 alle ore 12,30 e dalle ore 16,00 alle ore 19,00. Lunedì chiuso.
Ingresso Libero
Note biografiche
Ha studiato in Brasile, Germania e Francia con diversi docenti di Belle Arti. Ha iniziato ad esporre, in personali e collettive, nel 1974 con mostre in Europa, USA, Canada, Brasile e Marocco. Dal 1984, fino al termine dell’attività della sua fondatrice, nel 1987, ha esposto in permanenza alla Galerie Katia Granoff a Parigi, aperta nel 1926, e famosa per aver ospitato, tra gli altri, Marc Chagall, Pierre Bonnard, Edouard Vuillard, Georges Bouche, Othon Friesz, Amédée di Patellière, Pierre Laprade e Foujita. Altre mostre permanenti nelle seguenti gallerie: Galerie Triade, Barbizon (Francia), Angel International Gallery, California (USA), Elizalde Gallery International, Laguna Beach, California (USA). E’ membro dell’Accademia Europea delle Arti di Francia, della Fondazione Taylor (Parigi), della Società Artisti Indipendenti (Grand Palais, Parigi) e membro d’onore dell’Accademia Gentilizia delle Arti e delle Lettere “Il Marzocco” di Firenze. Nel 2016 ha partecipato alla Biennale d’Arte “Città di Purugia” presso il Cerp (Centro espositivo Rocca Paolina), promossa dalla Fondazione culturale Luciano Boccardini di Perugia.
Ha ricevuto numerosi i riconoscimenti, tra cui: primo Premio di Pittura, Associazione Artistica e Culturale di Parigi (1987), nominata professore accademico onorario presso l’Accademia Internazionale Greci-Marino – Accademia del Verbano di Vinzaglio, Novara (1999), Croce d’onore per le Arti e la scienza conferita a nome del Presidente dell’Austria.
Il suo lavoro è stato recensito in numerose pubblicazioni, tra cui: Dictionaire E. Benezit (Parigi, 1999); Femme Artistes (Regard, Francia, 2002); Art au present (Editions Regards France, 2011) e Dizionario Universale delle Belle Arti Comanducci.
Quello che più sorprende nella pittura di Gerda Hegedus è uno strano potere fascinoso di coinvolgimento di tutti gli elementi terresti e celesti che ella immediatamente traduce in atmosfere d’anima ovo l’osmosi tra soggetto e oggetto sposta continuamente il limite in un dinamismo travolgente e magnetico. Si tratti di imponenti tempeste marine, di deserti sconfinati che lasciano intuire il mondo che ci circonda, oppure di frammenti di realtà colti nell’effimera tenerezza di fiori in un vaso […]. La felice fusione di cultura orientale e cultura occidentale nell’animo della pittrice conferisce inoltre un’ampia risonanza di motivi e di illusioni in ogni sua opera in cui ciascuno può ritrovare strade ed incroci confluenti e dilatati in ogni direzione (Albert Chaperon, critico d’arte, Parigi).
Amando la natura Gerda Hegedus ci mostra le sue molteplici bellezze esprimendo così la gioia di vivere […]. Una grande artista che continuerà ancora a sorprenderci (Katia Granoff, gallerista, Parigi).
Gerda Hegedus dipinge con la luce atmosfere dell’anima. La sua straordinaria sensibilità e sapienza tecnica la portano a dilatare lo spazio dipinto per mostrare le risonanze dei paesaggi naturali a tratti pura gioia e a tratti tempeste di sentimento (Valeria Giovagnoli, docente d’Arte, Città della Pieve, Perugia).